I trend della moda activewear che non vorremmo andassero in vacanza

I trend della moda activewear che non vorremmo andassero in vacanza

Tra Jumpsuit, tinte neon e un più largo concetto di inclusività, ecco quali trend della moda activewear vorremmo ritrovare a settembre in palestra!

Settembre è alle porte e con esso l’inizio dell’anno scolastico, delle maglie a manica lunga felpate e dei nuovi abbonamenti in palestra.

Si ritorna al lavoro e tra i banchi di scuola e, agli aperitivi in riva al mare, si cede il posto alla routine lasciata alle spalle prima delle vacanze estive.

Routine non è affatto sinonimo di noia se, alla base, vi è motivazione e il desidero di raggiungere un obiettivo.

Il successo nel riprendere o iniziare un’attività sportiva risiede proprio nella routine e nel creare, settimana dopo settimana e mese dopo mese, un programma sostenibile ma motivante che faccia progredire e, soprattutto, fare stare meglio sia mentalmente che fisicamente.

Gli inizi sono sempre il periodo più tosto e, per questa ragione, la motivazione è necessaria!

Il mondo della moda lo sa ed ha infatti pensato a capi sportivi per ogni esigenza e ogni sport, prestando un occhio di riguardo anche al design e all’estetica.

Sentirsi a proprio agio mentre si fa sport è il primo step per rendere l’allenamento un momento piacevole e non un countdown che non si vede l’ora di terminare.

Un giusto abbigliamento sportivo non garantisce soltanto prestazioni migliori e libertà di movimento ma regala anche sicurezza in noi stess* facendoci sentire fort* ed elegant* pur mentre sudiamo.

Se inizialmente si è tanto sentito parlare di Athleisure, ovvero quell’abbigliamento sportivo comodo e cool pensato per il tempo libero e in grado di donare sia un tocco sportivo che casual agli outfit di tutti i giorni, ora l’industria della moda ha dato vita a linee di activewear che combinano sia il lato tecnico che quello estetico a capi di abbigliamento indossabili sia fuori che dentro la palestra!

I capi sportivi principalmente legati alla performance esistono ancora; semplicemente prendono il nome di Performance Wear e sono pensati per garantire la massima funzionalità durante l’allenamento. Capi Performance Wear non sono però esattamente comodi da indossare mentre si fa la spesa o mentre si gusta un frullato post workout al bar di fronte alla palestra.

Mentre aspettiamo di vedere quali trend activewear calcheranno le sale pesi e gli studio di pilates di quest’anno, vediamo di quali tendenze e di quali valori (si spera evergreen) ci siamo innamorat* fino ad ora!

 

  • Look anni ’90

Colorazioni vivaci e tinte neon, leggins a vita alta e tute sportive con loghi che pensavamo di avere dimenticato: gli anni ’90 sono tornati!

Se i colori neon facevano già tendenza negli anni ’80, sono stati gli anni ’90 ad abbinarli a colori sobri quali il nero, il grigio e il bianco.

Sarà quindi raro vedere interi capi tecnici in giallo fluorescente o verde acido ma sarà invece più comune trovare leggins e top con dettagli dalle tinte neon!

E’ tornato, anche se più di nicchia, il Tie-Dye, pattern multi-colore che grida anni ’90 e festival di musica!

Se le tinte neon sono applicabili su tutti i capi tecnici sportivi, il Tie-Dye trova spazio su t-shirt in cotone perfette per sedute di allenamento a bassa-media intensità o, perché no, per passeggiate al parco in compagnia di amici!

Neon Activewear

  • Jumpsuits e pagliaccetto: il pezzo unico per tutt*

La nostalgia era iniziata con i pantaloncini biker tanto amati negli anni ’80 per poi, con il ritorno degli anni ’90, fare spazio a tute e pagliaccetti mono-pezzo.

Questi due capi, eleganti, comodi e adatti ad ogni tipologia di fisico, sono tra i più indossati dell’anno grazie anche al loro tessuto elasticizzato e aderente che li rende l’outfit perfetto per sessioni di yoga e pilates.

Jumpsuit e pagliaccetti sono un trend destinato a durare in quanto indossabili anche fuori dalla palestra, abbinati a una giacca in jeans o a una felpa oversize, per un aperitivo casual a due passi dalla palestra!

Jumpsuit So What

  • L’allenamento si fa green

Ad utilizzare materiali sostenibili, di riciclo e a introdurre nuovi materiali alternativi non sono più soltanto i brand di  abbigliamento sostenibili ma anche i brand tradizionali di moda.

Dietro a tale cambiamento vi è la consapevolezza del consumatore che sa che il nylon e il poliestere sintetico derivino dal petrolio e che, nella maggior parte dei casi, non vengono riutilizzati da fonti già presenti.

I brand più attenti al benessere dell’intero Pianeta hanno così deciso di dare una nuova vita alle bottiglie di plastica gettate in discarica e creare capi di abbigliamento dalle alte performance tecniche in poliestere riciclato.

Poliestere riciclato

  • L’inclusività non è una moda

Negli ultimi anni il concetto di allenamento è andato oltre i confini del Fit e, di conseguenza, i brand hanno iniziato a disegnare capi d’abbigliamento pensati per tutt* coloro che amano muoversi e hanno a cuore non soltanto il proprio benessere fisico ma anche mentale.

La voce di modelle e content creator dalle body size diverse e dagli obiettivi sportivi differenti (perchè sì, andare in palestra non significa voler dimagrire) ha contribuito alla creazione di outfit sportivi per tutti i fisici.

Quando si parla di inclusività si intende garantire a tutt* l’opportunità di attingere a risorse e servizi che dovrebbero essere, appunto, di chiunque. 

Non basta soltanto produrre leggins taglia XXL e inserirli in una collezione ad hoc per considerarsi un brand inclusivo!

I brand dovrebbero pensare ad ampie e uniche collezioni in grado di soddisfare la libertà di movimento di chiunque, atleti diversamente abili compresi, garantire la vestibilità dei loro capi a corpi differenti dare vita a collezione adatte ad ogni genere sessuale ecc.

Inclusivity

Brand come So What hanno pensato a un’unica linea d’abbigliamento activewear in grado di garantire comfort e risaltare la bellezza di ogni tipologia di corpo.

E siamo fermamente convinti che questo trend non debba mai andare in vacanza!

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